Devo assolutamente scaricare un po' di tensione. Scrivendo, certo.
Di sogni, per esempio. Uscivo per strada vestita solo di una maglia lunga con gli spacchi e le calze autoreggenti, con assoluta noncuranza, in sogno. Pensavo "Al massimo tiro un po' giù la maglia": mah.

La penna mi guarda minacciosa dalla cartolina di Emergency, imponendomi di firmare per il cinque per mille e ricordandomi che c'è anche quello a cui pensare: la dichiarazione dei redditi. mah - 2.

Il mio fisico si ribella a tutte queste scelte tutte insieme. Così accumula piccoli malanni, indolenzimenti generalizzati e mali di testa. Un ciuffo ribelle di capelli rifiuta ostinatamente il piglio della spazzola, e così sta a mo' di pennacchio sulla nuca. Stamattina, anche un imprevisto e improvviso magone con un ferocissimo nodo in gola. Così, senza nemmeno avvisare.
Per fortuna passa tutto molto in fretta.

Il telefono non suona - suona? - no, non suona.
E in questo affollarsi di pensieri e di cose e di paure, magari, mi farebbe bene.
Stasera si firma. Poi si prepara il regalo per Emilia che si sposa.
Si respira profondo.

In un angolino, si pensa di aver voglia di essere coccolata.
Poi si nasconde il pensiero: c'è tanto da fare, alla nostalgia non lasciamo spazio.

Commenti

Agnese ha detto…
la nostalgia invece ha preso il sopravvento su di me.
e io l'ho ripagata con una bella orticaria!
si è presentata questa mattina, senza invito...ovviamente!
monicabionda ha detto…
:DD chiaro. Non penserai mica che si faccia annunciare?
Agnese ha detto…
:(
neppure l'orticaria si è fatta annunciare, però!!!
Anonimo ha detto…
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