l'autunno è arrivato


siamo a meno 4 giorni per il genetliaco di questo fanciullo qui, l'ultimo a cifra singola, e non so bene cosa regalargli. 

Giochi, no, perché il suo tempo di sfruttamento di un gioco è pari a una settimana scarsa. Libri, no, perché ne compriamo spesso, e ne prendiamo in prestito altrettanti. Abbigliamento, forse. Servono pantaloni e un giubbotto pesante e un grembiule nuovo. Ma ammettiamolo, che razza di regalo è un capo di abbigliamento? 

E non faremo nemmeno la festa. 

Un po' per il lockdown, un po' perché quest'anno mi mancano le energie e la nonna non ce la può fare. Insomma, di solito compravamo tutto, ci caricavamo un tavolino e bibite e pizzette ecc in macchina, arrivavamo al parco, allestivamo di palloncini e festoni un angolo del parco, e aspettavamo gli invitati. Che non confermavano mai, e non sapevo mai se sarebbero stati 6 o 30 (sono stati 9, un anno, e 28 l'anno successivo, e di nuovo 10 l'anno ancora dopo... insomma è sempre un terno al lotto). 

Ho promesso che avremmo festeggiato con la torta a casa, e magari mi invento qualcosa per il pomeriggio da fare con un paio di compagni di classe, non di più... chissà. Un bel giro in bici? Tempo permettendo... 

 Del resto non so bene cosa fare nemmeno per il mio genetliaco, che sarà a cambio di decina quest'anno, e pochi giorni prima di Natale. 

Le decine precedenti le ho festeggiate con i colleghi (prima) e gli ex colleghi (poi) di teatro. Quest'anno vorrei tanto andare in montagna... ma bisogna che io ci metta la testa. 

E niente, questo che voleva essere un post di riflessione è diventato un post di chiacchiera sconclusionata , un elenco di cose da fare. Forse è il caso che mi chieda come mai non riesco a concentrarmi come vorrei... 


Commenti

monicabionda ha detto…
e alla fine abbiamo mangiato in pochi una merenda alla fine di una passeggiata sotto la pioggia (eravamo già di nuovo in semi lockdown)

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