continuo con le mie considerazioni

Quando è accaduto che per telefonare si debba fare domanda in carta bollata?
Mi è successo questo: ho scritto a un amico "mi piacerebbe sentirti e vederti, quando ti posso chiamare?" (mi pareva carino, chè la videochiamata è oggettivamente più invadente delle altre, e per evitare di trovarti in mutande ti avviso prima... ). Mi risponde "magari domani, cosa ne dici?" "ok" "ok".

E venne 'domani'.

Telefono, a fine giornata di lavoro da casa (quindi dopo le sei e mezza), dopo un paio di messaggini interlocutori che - ahi, mea culpa - non contengono la fatidica domanda 'posso chiamare adesso?'.
La videochiamata si svolge con l'amico che non guarda nello schermo, e che sorride a ... boh, non a me, comunque, visto che non mi sta guardando. Si sentono di tanto in tanto i 'plin' delle notifiche via computer (di cosa esattamente non so). Io, che ho anche mal di testa e dunque che sono poco 'disponibile', tronco abbastanza in fretta la videochiamata, senza riuscire a capire come sta questo amico che vive solo e che dunque (almeno nella mia testa) potrebbe essere maggiormente in difficoltà nel gestire le fatiche del lockdown.

Ci ho messo due giorni a smaltire il nervoso, e sono riuscita oggi ad esprimere (via messaggio) il disagio di quella videochiamata senza voler attaccare nessuno (fino a due giorni fa invece avrei sbranato il mio interlocutore per 'lesa maestà' lo ammetto: una cosa del tipo GUARDAMI QUANDO TI PARLO E NON TI DISTRARRE!).
Ebbene, la risposta è stata "sì, mi sono accorto che ti sei inca**ata, stavo giocando una partita, ma cosa dovevo dirti? 'sto giocando una partita, ci sentiamo tra dieci minuti?' ? ti pare?"...

Boh, a me pareva più carino che il silenzio.
Ma magari sono io.


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