riflessioni sparse

Da un giorno è cominciata la psicosi Coronavirus, che sta toccando picchi un po' insensati, ma tant'è. Comprendo la necessità di contenere la diffusione del virus, in modo ragionevole e rigoroso. Capisco un po' meno l'effetto carestia per cui improvvisamente metà dei supermercati è vuota.
Ma sono tante le cose che comprendo solo a metà, un po' come questo fiore (l'elleboro) che non è profumato, non è colorato... e io non lo capisco, anche se mi affascina.

Questo rimane un mese strano, dalle conferme inaspettate, dai desideri imprevisti, dalle sorprese strabilianti delle amiche.  Non so quando si impara a farsi scivolare addosso quello che non ci riguarda, perchè non ci faccia male. Eppure si impara.
O forse semplicemente non ci fa male solo quello che non riesce ad arrivare abbastanza vicino.

Fun facts del mese:
  • il costume di carnevale che 'mamma, lo diciamo che lo abbiamo improvvisato' (e poi invece è stato immediatamente riconosciuto e perciò non ha più avuto bisogno di dir nulla, il mio piccolo Arlecchino provvisorio);
  • l'amico che imprevedibilmente prende una strada ignota, e mi lascia perplessa e curiosa come una scimmia (visto che il gatto curioso ha fatto una brutta fine); 
  • la melanzana comprata per la dieta, finita fritta e impanata con molto gusto da mio padre; 
  • l'amica che mi scrive 'tutto bene' e poi elenca una serie di sfighe che 'pensa se fosse andata male, allora'

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