Gennaio 2020

Gennaio è cominciato così, con tanti giochi e vecchi amici ritrovati e voglia di stare di più con la gente.
Continua, come ogni anno da tanto, con un malanno ricorrente alla gola, che si blocca e non collabora più, come se si rifiutasse di funzionare.
Si dipana nella definizione nuova: dell'anno innanzitutto, 2020, doppia cifra e anno bisestile, strano di suo. E dello spazio personale, quello di Carlo per cominciare. Perchè lui cresce e ha diritto a un posto suo, di cui avere rispetto: e noi adulti anche, abbiamo diritto ad avere spazi dove stare in pace. Per il nonno è la camera da letto, per la nonna è la sala da pranzo, ora per Carlo l'ex salotto, e per me... il terrazzo, forse.

Focalizzo la mia attenzione sulle cose da sistemare, in più di un senso. Questioni economiche da sistemare, che smetto di elencare e molto semplicemente affronto; cose pratiche da fare senza girarci intorno; questioni di ordine e di respiro, più difficili ma anche quelle pronte per essere spuntate dal mio elenco immaginario.

Mi ritrovo, come tutti gli anni, a non avere le idee chiare e a lasciare che il mese si srotoli un giorno dopo l'altro senza affannarmi e cercando di non perdere tempo. Così, questo è il mese delle cose che 'si fanno, poche storie'.

Altri mesi seguiranno 💓

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