psicodrammi e trasparenze


Sono un vaso. Una brocca, di vetro spesso e trasparente, dall'apparenza solida ma in realtà fragile se si colpisce il punto giusto. Incrollabile all'apparenza (ancora) ma in grado di diventare duttile, malleabile, di cambiare forma se circondata dal giusto calore.

Questo oggetto, che a mio dire mi rappresentava nel gioco del 'cosa ti viene in mente', è stato usato come centro di una scultura dove ognuno avrebbe dovuto inserirsi in qualche modo.
C'è chi ha fatto il fiore, subito, chi è rimasto acqua dentro la brocca, chi si è trasformato in decorazione sul bordo della brocca, per 'abbellirla' e non mescolarsi agli altri. E poi ci sono stati quelli che hanno delimitato lo spazio, sostenendo la brocca per evitare che cadesse, si facesse male, fosse infastidita dal troppo sole...

Intanto la mia brocca, partita con una 'bocca' piccola, si è allargata fino a cercar di contenere tutti, dare spazio a tutti, lasciare che tutti facessero parte del disegno.
E si è ammorbidita.

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