"ma di là in cucina stanno facendo marmellate"... mi dice una persona via chat. E subito si aprono inattese finestre di memoria. Profumi e sapori e suoni e risate.... Mi è sempre piaciuta la "cucina collettiva". Quel rito per cui gli adulti si mettevano a preparare qualcosa di buono e noi bambini potevamo renderci utili, spiluccando qua e là senza rimproveri.

Tra le cose che ricordo meglio: la nonna Rina che preparava la marmellata di fragole, il nonno Lidio ed io che chiudevamo i barattoli - non prima di aver portato via una fragola calda e succosa da ciascun barattolo, per farne la nostra merenda (ero piccola, perchè la nonna Rina è morta il giorno del mio quinto compleanno). Oppure la zia Germana che stendeva il semolino sul piano di metallo e ci metteva in mano bicchieri tondi non troppo grandi per ritagliare le forme di quelli che sarebbero diventati, di lì a poco, gnocchi alla romana. O la zia Maddalena che mi insegna paziente la ricetta degli agnolotti alla piemontese, o il papà che prepara quello che io, bambina golosa, ho definito 'Risottimo'. O il nonno Eusebio alle prese con il tapulùn, preparato per tutti e divorato da me piccola, che mi sono servita tre volte tre, sperando che nessuno mi vedesse...

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