cose sparse di questi giorni

Riuscire a farsi un livido al polso senza sapere come (e fa ancora malissimo, a muovere il pollice).
Mangiare quantità industriali di cubetti di formaggio all'aperitivo (perchè "questo no, non so cosa hanno messo" "questo no, ha la verdura", "questo no, ha il prosciutto crudo" - uffa!!!) e accontentarsi di un beverone analcolico, raccogliendo occhiate di commiserazione.
Abbracciare un sacco di gente che non vedevo da tantissimo tempo, o che ho visto per la prima volta.
Aver voglia di adottare un'amica per aiutarla a smontare tutte le fatiche, una dopo l'altra, perchè non la voglio più vedere così sofferente (in tutti i sensi).
Passare il pomeriggio a leggere, stesa sul letto a soppalco, e avere l'impressione di essere tornata adolescente, quando si andava in montagna e stavo in camera, gli occhi sul libro e le orecchie attente ai discorsi degli adulti, nella stanza di fianco.
Scoprire che i pancakes con lo sciroppo d'acero fanno concorrenza alle crepes con la nutella.
E riconoscere che i tuoni hanno l'immediato potere di farmi tornare piccola. Con lo sguardo spaventato e smarrito di chi non ha ancora imparato a conoscere gli eventi naturali (tantomeno ad accoglierli).

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