... seconda parte

E se mi è piaciuto moltissimo girare per il parco de La Mandria, domenica, ho trovato invece molto meno interessante andare a visitare un parco di divertimenti nel bergamasco, nel suo giorno di chiusura al pubblico. Il parco può essere molto interessante - o molto noioso; la zona degli animali risuonava di versi e la pace del parco conciliava, ma dovevo provare ad immaginarlo pieno di gente...  temo sia un carnaio...
Quello che mi ha irritata oltre misura è stato l'essere abbandonata al mio destino, in attesa di un bus che mi riportasse in città senza nemmeno sapere dove esattamente fosse la fermata del bus medesimo. Erano le due del pomeriggio, sole a picco, parcheggi vuoti e le macchine che sfrecciavano in autostrada... non esattamente un paesaggio attraente.


Tra le pillole sparse di questi giorni, io ho:
  • assistito a una partita di pallavolo persa non solo per bravura delle avversarie
  • fatto telefonate importanti
  • chiacchierato a ruota libera di Italo Calvino e di Gianni Rodari
  • comprato un paio di jeans belli e scuri
  • viaggiato - troppo - in treno
  • finalmente conosciuto il Many e assistito alla lettura di Schegge di Liberazione
  • mangiato la farinata (quanto tempo!) buona e la pizza pessima
  • dormito, parlato, riso, pianto, guardato negli occhi, trattenuto il fiato, vissuto. 

... e mi sa che ho dimenticato comunque dei pezzi...

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