senza titolo, magari

E' venerdì. E' giorno dall'aria brillante e tersa del mattino, profumata di pioggia.
E' venerdì, e vado a Parigi presto, per un weekend, per incontrare una compagna delle elementari, perchè ho colto al volo la scusa data da una conoscente (ti prego, non lasciarmi andare da sola con lui - dove con lui si intende un nome a caso, perchè non me lo ricordo, come si chiama questo lui).

E' venerdì, e questo weekend starò - quasi - a casa. Anche se.

E' venerdì, e la mia prossima settimana, e quella dopo, e quella dopo ancora, sono già fitte di impegni lavorativi: ma nel mezzo ci staranno anche visite mediche di controllo e consapevoli giornate di pace. 

E' venerdì, e ancora non sono andata a sciare quest'anno. Io.
E' venerdì, e ieri mio fratello è tornato a casa dopo la prima giornata di sci della stagione: all'ultima discesa, alla chiusura degli impianti, i suoi scarponi hanno pensato di aver degnamente risposto alle richieste giunte negli anni. E si sono autopensionati spaccandosi di netto sulla punta.

Diciamo che so cosa regalargli per il suo compleanno ...

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