cosa ve lo dico a fare...

Ho sognato, ancora e ancora e ancora. Non so come, ma il mio inconscio è in ansia da superlavoro.
Comunque, la sintesi:
  • ho sognato di tuffarmi in mare con la mia bicicletta colorata, appena dopo aver detto "no, io passo di sopra, non posso entrare in acqua sono in bici". 
  • ho sognato che la casa dove abitava la nonna veniva ristrutturata, e le stanze divise tra quelle soppalcate a vista, e quelle chiuse (stanze vere). I miei nonni mi guardavano dall'alto di una stanza soppalcata, dal loro letto di legno intarsiato. Della nonna sentivo solo la voce, del nonno vedevo solo la faccia. Ma entrambi sembravano sereni (e io ero perplessa - per la sistemazione - ma contenta, perchè loro sembravano contenti).

Nella realtà, in questi giorni ho lavorato e lavorato e lavorato.
Ho comprato mobili per il balcone, una scaffalatura finta (provvisoria, ma almeno funzionale) per i libri.
Ho ripulito la mia libreria bella - che era stata cooptata da mio fratello in questi mesi - e l'ho riempita di nuovo.

Ho sperimentato con gusto la ricetta del risotto con radicchio e uvetta (grazie a Chiara, che me l'ha offerto la prima volta nella variante "pasta"). Ho ritrovato le formine per i biscotti, ma ancora non so dov'è il manuale di Nonna Papera (con la ricetta meravigliosa dei biscotti, sperimentata lo scorso anno con un successo inatteso).

Ho appurato - se ce ne fosse stato bisogno - che le mie forme non vanno d'accordo con gli abiti di maglina e di carta velina (nonostante le insistenze della proprietaria del negozio).

Ho rivisto Valentina - a casa fino a gennaio perchè operata al ginocchio - e ho conosciuto il suo ragazzo (tarantino - campano emigrato a Milano, dove si sono conosciuti). Con loro mi sono divertita molto a chiacchierare (con altri, sempre in questo weekend, decisamente meno).
Ho incontrato due persone che non vedo da tempo... alla cassa del Brico Center, dove stavo pagando i mobili per il balcone. E mi sono sentita chiedere "Monica, ma cosa fai tu qui? Questo è un posto... semi-professionale".
Sono stata invitata all'inaugurazione della stagione di un locale teatro+cucina. Non è il mio posto preferito, ma magari prima della fine dell'inverno ci andrò, chissà.
Non sono andata al cinema, nonostante le buone intenzioni. Non ho ancora invitato gente a cena - tra l'altro, dubito di essere in grado di rifocillare degnamente eventuali ospiti, ma mi sto esercitando.
Sono andata in giro con i miei, ho pulito e lavorato, ho passato il sabato sera a casa privilegiando le coperte e il relax rispetto ai balli nella zona di Bologna.


Insomma, ho riempito il weekend. e adesso non vedo l'ora che sia mercoledì - per capire come e dove (soprattutto, in quale casa) allestire i decori natalizi.

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