L'eurostar di prima mattina permette di assistere a vere chicche di italico arrangiarsi. In altri luoghi e in altri mondi le persone andrebbero ordinatamente al loro posto senza battere ciglio.
Noi riusciamo a sbagliare lato di ingresso (non dovrebbe essere difficile, il tabellone indica la carrozza e la logica dovrebbe fare il resto, e invece...) e a chiacchierare amabilmente prendendoci in giro gli uni con gli altri mentre arranchiamo al nostro posto, numero 5 magari - e siamo saliti in corrispondenza del 96. Oppure 83 - e siamo saliti al 5.
Qualche rara faccia cupa non rovina il clima di simil gita scolastica, nonostante tutto, per tutti i viaggiatori di qualunque età.
E' un clima che si dissolve inspiegabilmente una volta seduti: tutti silenziosi e attenti alla lettura del giornale - che in questi giorni è fonte di continue strette allo stomaco, per quel che mi riguarda.
Il nostro governo - Scajola, santo cielo - , la Grecia, la crisi dell'euro e la gente che sta al potere che sembra davvero girare con le fette di prosciutto sugli occhi.
Mi fa paura questa Italia senza morale e senza remore.

Intanto io continuo a correre - allacciamento acqua e gas, fatti. tocca alla luce, ora. e all'acquisto dei pochi mobili della cucina necessari.
Ma se leggo di chi progetta trasferimenti con container, mi sembra che il mio trasloco sia piccolo e facile. quasi mi vergogno...

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