Ho ripreso letture compulsive in questi giorni. Adesso è - ancora, di nuovo - il turno di Cioccolata da Hanselmann, di Rosetta Loy.
La sua scrittura vaga, sempre con lo sguardo velato e nebuloso, non è quella che mi corrisponde. Ma forse ora la riesco a comprendere meglio. Almeno, ho l'impressione che stavolta le sue parole non mi stiano scivolando addosso come olio sulle piume di un'anatra.

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