le consuetudini di quasi inizio autunno


Estate bella piena, questa. Le vacanze sono state per la prima volta da tanto vacanze vere: una intera settimana al mare, con il ritmo e la gestione del mare stanziale e accessoriato, qui. E poi una intera settimana in montagna qui, sempre in movimento, a riempirsi polmoni e occhi e cuore di persone, relazioni, luoghi, passi e pensieri belli. In montagna ho cominciato la maglia della foto, dal filato bellisimo che ha un nome che è tutto un programma: Gomitolo Aloha, di Lana grossa (è di cotone, però)

Ho intenzione di concluderla per l'inizo dell'autunno, perchè quando farà più fresco riprenderò in mano la maglia di lana per Carlo, che è a buon punto. 

Tessere e organizzare e far lavorare le mani per creare mi aiuta a rimanere nel qui e ora, e nel portare avanti, nel futuro, quello che comincia oggi.
Ho assistito poche sere fa ad uno spettacolo molto interessante che ha toccato corde sopite. Lo spettacolo, collaborazione tra il Teatro delle Ariette e il Teatro delle Albe, si intitola Pane e petrolio. 

E' stato bello, coinvolgente, un dono. 

Anche essere a Torino per il mio onomastico è stato un dono inatteso e bello. Anche poter godere appieno del tempo del riposo è stato un dono. Anche la consapevolezza del qui e ora è fondamentale, per progettare il futuro senza perdere d'occhio quello che mi sta accadendo. 

Ah, ho tagliato i capelli. Molto. E sto dimagrendo per davvero (finalmente). E continuo il 'mio' Bullet Journal, specchio fedelissimo dell'andamento del mio umore. E mi barcameno sempre tra figlio e genitori, senza più attendere improbabili storie o liasons... 

E' un tempo ricco, questo.

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