prodromi di una narrazione
Pare che scrivano tutti.
Romanzi, racconti, brevi novelle che diventano tomi infiniti. Ma anche saggi, testi di studio, disquisizioni di vario tipo.
E io, saprei scrivere, io? O forse l'incapacità di raccontarmi che a volte mi accompagna si farebbe sentire anche sulla pagina scritta?
Non ho le idee chiare, a dire il vero, impantanata come sono nella quotidianità e invischiata nello stress. Ma so cosa mi piacerebbe scrivere: una osservazione del mondo. La storia di una vita, un prima e un dopo che si nutrono di momenti chiave di cui magari ci si accorge solo a posteriori. Un romanzo, insomma.
Vorrei riuscire a tirare le fila di una narrazione che non si perde, che racconta senza fatica. Che poi è quel che mi piace dei romanzi che leggo: che non si perdono per strada, recuperano i fili della storia. Magari non tutti, ma da lettore non te ne accorgi (i fili smarriti, evidentemente, non erano importanti).
E penso che un racconto così diventerebbe il 'mio' racconto.
Per intanto vivo, poi vediamo se saprò mettere in parole questo vivere...
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