Non siamo fuori dalla Storia


Esattamente un anno fa scattavo questa foto. Pioveva.
Ero beatamente inconsapevole del futuro (e questo vale sempre, per tutto e per tutti), e non mi ponevo nemmeno troppe domande.
La pandemia, il lockdown e tutto quello che ci sta accadendo in questi giorni ha avuto per me un grosso effetto di 'consapevolezza'. Ho improvvisamente realizzato che noi non siamo fuori dalla storia.
Ho sempre pensato alla nostra vita di occidentali 'mediamente benestanti' (ciascuno con l'accezione che ritiene più adeguata) fosse in qualche modo cristallizzata a un livello base già raggiunto, e che quel livello base non ci sarebbe stato tolto: era un livello consolidato. Da lì non ci saremmo più mossi. E invece.

La crisi economica cui stiamo andando incontro è di proporzioni gigantesche, e non credo comunque che ce ne stiamo rendendo conto per davvero, ancora. Sono bastati due mesi di blocco per avere ricadute colossali, onde lunghe, ridefinizioni tutte da vedere.
Raccolgo pensieri sparsi, senza pretese di metterli in ordine, e sperando in alcuni casi di essere smentita.
- La globalizzazione è stata, per certi versi, una bella utopia che ora sbatte contro tutta una serie di ostacoli veri
- L'uomo comune può gestire il micro, ma il macro è fuori dalla sua portata. E decenni di governanti poco preparati ci mostrano tutta l'inefficacia della classe dirigente attuale (parlo in generale)
- Oggi più che mai la comunicazione è fondamentale, ma non copre le incapacità: chi dice 'abbiamo contenuto l'emergenza' si racconta una bella favoletta. Eppure le evidenze - i morti, i contagi - non sono polvere che metti sotto il tappeto per non vederla più (e comunque la polvere sotto il tappeto, quando è troppa, fa il mucchietto e si vede lo stesso)
- I valori vanno difesi con le unghie e con i denti, perchè è facile essere buoni, bravi e belli quando va tutto bene, ma la statura interiore si vede nella difficoltà, non 'in tempo di pace' (e noi ci stiamo mostrando a un tempo davvero capaci di solidarietà e di rete sociale, ma anche totalmente privi di empatia e di sostegno... )
- Se penso al futuro, non riesco a scindere le due dimensioni, quella macro dei movimenti di interi paesi o continenti perfino e quella micro del mio piccolissimo, di mio fratello, dei miei familiari, della scuola (dei maestri per cui continuo a ringraziare, per esempio, ché siamo stati davvero fortunati ad incontrare loro sul nostro cammino).

C'è la Storia, e c'è la storia. C'è la Vita, e c'è la vita: oggi - non per coronavirus - sono morte due persone che conoscevo, Ezio Bosso e Gino Geminiani uno per averlo visto più volte in giro e uno per averlo sentito a un evento di piazza pochi anni fa, di questi tempi. Sono due perdite grosse: ancora una volta tocca ragionare sul poco tempo che ci è concesso, e su come farlo fruttare al meglio.

E insomma, il tempo fugge. La storia incombe. Io credo che oggi mi ascolterò interventi in streaming del Salone del Libro di Torino... ho bisogno di un respiro ampio, non voglio soffocare di paure.

Commenti

giorgio giorgi ha detto…
No, soffocare di paure non è una buona cosa. Oltretutto non serve per contribuire in qualche modo a rappresentare qualcosa di positivo per questo nostro mondo piuttosto scassato.
Ho letto con attenzione il tuo post e mi piace molto la presa di coscienza e l'ammissione che tu, come tutti, ci eravamo un po' abbandonati a seguire questa corrente sufficientemente tranquilla.
E invece no. E' accaduto qualcosa di diverso. Ma non bisogna esagerare con le paure. Basta ricordarsi le cose che hai detto tu e che sintetizzo in " non dobbiamo dare niente per scontato". Ma ciò è vero per tutto, per la salute, ma anche per i rapporti di coppia, gli amici, il lavoro, ecc. Non dare niente per scontato ci permette di vivere una vita nel valore, perchè solo le cose non scontate hanno un valore.
Insomma, rimbocchiamoci le maniche con gioia! L'assicurazione che tutto andrà sempre bene non esiste, ma questo non vuol dire che dobbiamo cadere nello sconforto, altrimenti sembra che possiamo vivere solo nel paese dei balocchi o nell'inferno più nero!

Post più popolari