dicevamo, i sogni
terza notte di fila. Stavolta il sogno riguardava parcheggi dai quali tentavo di uscire, di sera, con decisione ma senza sapere bene dove fosse l'uscita; e case mansardate su due piani, dove portavo le amiche a fare il giro e a vedere la stanza di mio fratello. Un terremoto inatteso faceva franare (?) -con tanto di sassolini che corrono giù come da uno scivolo- una parte della casa, quella mansardata: le prese a muro, quelle in basso, finivano sotto il livello del pavimento. Eppure a fine scossa si stava ugualmente, anche se un po' più nello stretto.
Rassicuravo le amiche in visita.
Poi mi sono svegliata.
Rassicuravo le amiche in visita.
Poi mi sono svegliata.
Commenti